giovedì, novembre 23, 2006
I'm not a slave to a world that doesn't give a shit
Ci sono delle volte in cui tutto quello che ti sta intorno ti scivola semplicemente addosso, senza quasi lasciare traccia. In altri momenti invece la vita ti investe come un treno, e con essa anche tutte le sue cose belle e brutte. Ed e' proprio in queste circostanze che ti rendi conto di tutto quello che hai, di quello che ti manca e del fatto che ti poteva andare anche peggio... In fin dei conti quello che il dio caso ti ha riservato non e' poi cosi' male e allora pensi: cazzo, mi e' andata veramente bene... E poi ti soffermi anche a pensare che la vita non e' poi cosi' lunga e l'unica cosa da fare per onorarla e' viverla al massimo, al 200%, bere tutto il suo succo, anche se a volte puo' sembrare non troppo buono. Come dice Vasco, domani sara' tardi per rimpiangere la realta', e' meglio viverla. E soprattutto ricordarsi che c'e' una seconda possibilita' per tutti e tutto, dipende solo da noi e non dagli altri. Perche' in fondo i piu' spietati giudici di noi stessi siamo noi, non le altre persone, non un qualche Dio. Basta solo volerlo. E non farsi prendere dal panico di un mondo frenetico che non e' fatto per il singolo individuo ma per la massa, al quale fondamentalmente non gliene frega un cazzo di niente. Per citare il buon vecchio Marilyn Manson, che potra' anche avere un pessimo gusto nel vestirsi ma sembra non essere poi cosi' stupido, I'm not a slave to a world that doesn't give a shit. Non facciamoci prendere da paranoie, depressione e quant'altro, e continuamo a sognare, perche' noi e solo noi siamo fautori del nostro destino. Alice
martedì, novembre 21, 2006
Portsmouth Chronicle n.5 - London is drowning and I live by the river
Eccomi ritornata alla routine portsmouthiana, tra cazzeggio, cappuccini e aime' studio... A Londra, neanche a dirlo, e' andato tutto benissimo, l'atmosfera era gia' pienamente natalizia e il freddo polare. Ho trovato il negozio di David&Goliath, quello delle magliette carine che hanno anche da goofy a Forli'(ah, goofy!), e mi sono limitata a comprarne solo una...Sono anche riuscita nel mio intento di andare a ballare ma apparentemente nella discoteca piu' discoteca che c'e', il Fabric, con musica non ben definita, io la chiamo musica da discoteca, quella che per divertirti devi essere in pasta. Vabo', 15£ buttati nel cesso.
Scoperta delle scoperte: i donuts (doughnuts secondo gli inglesi a cui piace complicarsi la vita...o sono gli americani ad essere troppo ignoranti per poter scrivere parole cosi' difficili!? it's a mystery...) di Harrods... buonissimi, ma creano dipendenza. Se andate a Londra dovete assolutamente provarli, il posto si chiama Krispy Kreme, e non c'e' solo da Harrods... Ho anche avuto la possibilta' di assaggiare del vero cibo inglese, anche molto buono, per il brunch domenicale (alle 4 del pomeriggio...): eggs benedict (uovo in camicia e bacon su muffin salato, con del formaggio olandese fuso sopra), english breakfast (c'era tutto: uova strapazzate, pomodoro, funghi, fagioli (baked beans, con salsa al pomodoro), salsiccia e bacon) e bistecchina con uovo e patatine. Alla luce di tutto cio' posso concludere:
- gli inglesi sono come i russi - patate, patate, patate (devo verificare se mangiano anche i bambini, ma ci sono buone possibilita');
- oltre alle patate, mangiano sempre le uova, ecco perche' non hanno colesterolo nel sangue, ma sangue nel colesterolo;
- sono idrofobi: non si lavano con acqua, non bevono acqua (solo birra/te'/cappuccino/concentrati strani).
Nonostante tutto questo ormai mi sono perfettamente abituata alla vita inglese, completa sregolatezza nel mangiare, junk food, i-pod (o lettore mp3 per i piu' poveracci come me), vestirsi da barboni (la mia specialita')...anche l'accento ogni tanto si fa sentire, ma solo in inglese perche' l'italiano e' sempre quello, se non peggio. Si', in realta' sono sempre piu' incomprensibile...Vabe', ho scritto anche troppo e con troppe parentesi, quindi vi lascio e vado alla lezione di interpretazione inglese/francese, che ogni volta mi mette una depressione assurda, manco ci fosse la Radicioni che, a parte tutto, continua a mandare mail ogni sessione (o ci vuole bene o si sente terribilmente sola).
Please mandatemi delle carte per giocare a briscola...
Lunga vita alla settimana enigmistica!
wishy washy Alberghetti
Scoperta delle scoperte: i donuts (doughnuts secondo gli inglesi a cui piace complicarsi la vita...o sono gli americani ad essere troppo ignoranti per poter scrivere parole cosi' difficili!? it's a mystery...) di Harrods... buonissimi, ma creano dipendenza. Se andate a Londra dovete assolutamente provarli, il posto si chiama Krispy Kreme, e non c'e' solo da Harrods... Ho anche avuto la possibilta' di assaggiare del vero cibo inglese, anche molto buono, per il brunch domenicale (alle 4 del pomeriggio...): eggs benedict (uovo in camicia e bacon su muffin salato, con del formaggio olandese fuso sopra), english breakfast (c'era tutto: uova strapazzate, pomodoro, funghi, fagioli (baked beans, con salsa al pomodoro), salsiccia e bacon) e bistecchina con uovo e patatine. Alla luce di tutto cio' posso concludere:
- gli inglesi sono come i russi - patate, patate, patate (devo verificare se mangiano anche i bambini, ma ci sono buone possibilita');
- oltre alle patate, mangiano sempre le uova, ecco perche' non hanno colesterolo nel sangue, ma sangue nel colesterolo;
- sono idrofobi: non si lavano con acqua, non bevono acqua (solo birra/te'/cappuccino/concentrati strani).
Nonostante tutto questo ormai mi sono perfettamente abituata alla vita inglese, completa sregolatezza nel mangiare, junk food, i-pod (o lettore mp3 per i piu' poveracci come me), vestirsi da barboni (la mia specialita')...anche l'accento ogni tanto si fa sentire, ma solo in inglese perche' l'italiano e' sempre quello, se non peggio. Si', in realta' sono sempre piu' incomprensibile...Vabe', ho scritto anche troppo e con troppe parentesi, quindi vi lascio e vado alla lezione di interpretazione inglese/francese, che ogni volta mi mette una depressione assurda, manco ci fosse la Radicioni che, a parte tutto, continua a mandare mail ogni sessione (o ci vuole bene o si sente terribilmente sola).
Please mandatemi delle carte per giocare a briscola...
Lunga vita alla settimana enigmistica!
wishy washy Alberghetti
mercoledì, novembre 15, 2006
Portsmouth Chronicle n.4 - back to bedlam
Helloo everybody! Sono appena tornata alla mia BEDLAM, (il piu' vecchio manicomio fondato a Londra nel 1247) dopo aver passato 4 giorni in Italia. Che palle, devo stare qua in una casa che fa schifo con due coinquilini puzzolenti e schifosi mentre in Italia ho una casina nuova nuova, gli amici, Gianlu e la mia famiglia. Per fortuna ci sono anche cose positive nello stare qui, come il cazzeggio, le feste, i nuovi amici... Sono gia' arrivata a meta' del mio erasmus, e un po' mi dispiace, ma poi penso a tutte le cose meravigliose che faro' una volta tornata e tutto passa. Non avrei mai pensato di dire questo, ma gli scout mi mancano un bel po', le riunioni del sabato che finiscono alle 7 e mezza, la sveglia la domenica mattina e l'"acqua per me"!!! Ma fra un po' ritorno no vi preoccupate! Anche soria mi manca un bel po', il dolce far niente, le giornate passate a dire cazzate...
Vabe', basta con la nostalgia, vi saluto e torno a guardarmi Las Vegas, sono gia' arrivata alle seconda serie...
Vabe', basta con la nostalgia, vi saluto e torno a guardarmi Las Vegas, sono gia' arrivata alle seconda serie...
giovedì, novembre 02, 2006
Portsmouth Chronicle n°3
Eccomi tornata per darvi notizie di come la vita scorre qui nella fredda Inghilterra. Ebbene sì, dopo esserci stupiti di quanto facesse ancora caldo per essere fine ottobre, il freddo è arrivato, e si fa sentire parecchio. Questa settimana è stata meravigliosa perché è venuto a trovarmi Gianlu, e siamo andati parecchio in giro. Abbiamo visitato la città di Salisbury e Stonhenge, siamo andati a Londra e all'Isola di Wight. Sabato sera abbiamo fatto la cena italiana a casa di Francesco, a base di pizza, penne all'arrabbiata, spaghetti alla carbonara e dolci purtroppo inglesi.
Per il resto nulla di particolare, ho finalmente trovato un posto dove il cappuccino è bevibile e non mi ustiona la lingua, ho una scorta a vita di risi della coop e nonostante tutto non me la cavo proprio male ai fornelli.
Baci a tutti
Per il resto nulla di particolare, ho finalmente trovato un posto dove il cappuccino è bevibile e non mi ustiona la lingua, ho una scorta a vita di risi della coop e nonostante tutto non me la cavo proprio male ai fornelli.
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