sabato, aprile 19, 2008

It's a lifetime commitment, recovering the satellites

La laurea triennale.
Che enorme cazzata.
Una tesi di 50 pagine che non apporta nulla di nuovo alla ricerca, ma per la quale comunque ti rovini mesi di vita, sprechi litri di energia (sì, io la misuro a litri) e comprometti il fegato e quant'altro.
E poi, il dubbio paralizzante della scelta? Questo nessuno l'ha considerato.
Dover scegliere tra milioni di lauree triennali/specialistiche/master di primo livello/di secondo livello/tirocini etc., che comunque non valgono una laurea del vecchio ordinamento.
"L'ampiezza della domanda consente un'enorme libertà di scelta". Diciamo pure, consente di scegliere in quale prigione farsi rinchiudere. Perché in fondo le differenze sono minime, gli insegnamenti rimangono comunque vaghi e poco approfonditi. La ricerca è fuori questione. Il lavoro...boh? Chi può dirlo.
E allora l'unica cosa è andarsene, mettere in fuga il proprio cervello con la speranza che in un altro paese le nostre competenze siano riconosciute e magari anche utilizzate.
Ah, cara vecchia ingegneria!

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