Film:
Madagascar 2
TV Series:
The Big Bang Theory
Canzoni:
Kill - Jimmy Eat World
Hear You Me - Jimmy Eat World
The Way - Fastball
Anime:
Bleach (di Tite Kubo)
Città:
Pesaro ahimé
Personaggio:
Ichigo Kurosaki
Evento:
Cena delle medie
mercoledì, gennaio 07, 2009
martedì, dicembre 02, 2008
Songs of my life #3 - Idioteque
Idioteque
Radiohead
2000
dall'album Kid A
Dopo due canzoni veramente storiche, eccone una che ho scoperto un po' più recentemente (beh in realtà mica tanto). Era il 2003, un mio "amico" mi fece un cd di canzoni miste che includeva una versione live di questa canzone. Idioteque mi toccò nel profondo, con il suo messaggio quasi apocalittico, il ritmo inquietante che ad un certo punto si fa più pulsante e quasi violento. Questa canzone è un capolavoro dell'elettronica, e dei Radiohead.
Discorso a parte infatti merita la Band. Al tempo conoscevo già alcune canzoni dei Radiohead, ma non avevo mai ascoltato un loro album intero. In realtà avrei iniziato ad ascoltarli seriamente solo 5 anni dopo, cioé quest'anno. Li ho sempre considerati un gruppo privo di interesse per me, quel tipo di musica "triste" che ascolta Saverio, insomma. Invece la mia curiosità mi ha portato anni dopo (il 2008 appunto) ad ascoltarli più attentamente, iniziando dai primi album, ovvero Pablo Honey e The Bends. E sono rimasta piacevolmente stupita dal fatto che mi potessero piacere così tanto. Beh ora li ascolto parecchio, e mi piace definirli come la mia svolta verso una musica un po' più "adulta", anche se preferisco di gran lunga i primi due album, quelli più rock, ai loro lavori più elettronici. Ciononostante, ritengo i Radiohead una delle migliori band di anni '90 e 2000.
"We're not scaremongering
this is really happening
happening"
(since 2003)
Radiohead
2000
dall'album Kid A
Dopo due canzoni veramente storiche, eccone una che ho scoperto un po' più recentemente (beh in realtà mica tanto). Era il 2003, un mio "amico" mi fece un cd di canzoni miste che includeva una versione live di questa canzone. Idioteque mi toccò nel profondo, con il suo messaggio quasi apocalittico, il ritmo inquietante che ad un certo punto si fa più pulsante e quasi violento. Questa canzone è un capolavoro dell'elettronica, e dei Radiohead.
Discorso a parte infatti merita la Band. Al tempo conoscevo già alcune canzoni dei Radiohead, ma non avevo mai ascoltato un loro album intero. In realtà avrei iniziato ad ascoltarli seriamente solo 5 anni dopo, cioé quest'anno. Li ho sempre considerati un gruppo privo di interesse per me, quel tipo di musica "triste" che ascolta Saverio, insomma. Invece la mia curiosità mi ha portato anni dopo (il 2008 appunto) ad ascoltarli più attentamente, iniziando dai primi album, ovvero Pablo Honey e The Bends. E sono rimasta piacevolmente stupita dal fatto che mi potessero piacere così tanto. Beh ora li ascolto parecchio, e mi piace definirli come la mia svolta verso una musica un po' più "adulta", anche se preferisco di gran lunga i primi due album, quelli più rock, ai loro lavori più elettronici. Ciononostante, ritengo i Radiohead una delle migliori band di anni '90 e 2000.
"We're not scaremongering
this is really happening
happening"
(since 2003)
domenica, ottobre 26, 2008
Ottobre
Film:
Juno - Jason Reitman, 2007 (Oscar 2008 per miglior sceneggiatura originale).
Series:
One Tree Hill
Canzoni:
I've Got A Dark Alley And A Bad Idea That Says You Should Shut Your Mouth - Fall Out Boy
The Last Song - All-American Rejects
The Mixed Tape - Jack's Mannequin
Collide - Howie Day
Città:
Modena
Frase:
"And if you listen very hard
the tune will come to you at last
when all is one and one is all
to be a rock and not to roll"
Juno - Jason Reitman, 2007 (Oscar 2008 per miglior sceneggiatura originale).
Series:
One Tree Hill
Canzoni:
I've Got A Dark Alley And A Bad Idea That Says You Should Shut Your Mouth - Fall Out Boy
The Last Song - All-American Rejects
The Mixed Tape - Jack's Mannequin
Collide - Howie Day
Città:
Modena
Frase:
"And if you listen very hard
the tune will come to you at last
when all is one and one is all
to be a rock and not to roll"
venerdì, luglio 04, 2008
Songs of my life #2 - Good Riddance (Time of Your Life)
Good Riddance (Time of Your Life)
Green Day
1997
dall'album Nimrod
La seconda canzone (anche se meriterebbe il primo posto) è Time of your life dei Green Day. Ovvero, colei che è un giorno è diventata la mia canzone preferita. Avete presente quando decidete di fare una lista delle vostre canzoni preferite e proprio in quel momento dovete decidere quale mettere al primo posto? Io ho deciso di metterci questa canzone.
Perché:
1. Dura meno di 3 minuti, è breve, chiara e concisa;
2. Musicalmente è semplicissima: strofa, ritornello, strofa, ritornello. Chitarra e violino. E voce (nasale) di Billy Joe Armstrong.
3. Mi emoziona sempre ogni volta che la ascolto, anche 12 anni dopo.
(since 1997)
lunedì, giugno 30, 2008
Giugno
Film:
The Shawshank Redemption (Le ali della libertà) - Frank Darabont, 2004
The Rocky Horror Picture Show - Jim Sharman, 1975
School for scoundrels - Todd Phillips, 2006
Animal House - John Landis, 1978
Serie:
Damages
Personaggio:
Frank-n-Furter (The Rocky Horror Picture Show)
Canzone:
Pork and Beans - Weezer (nuova uscita)
Non è per sempre - Afterhours
Gruppo:
Queens of the Stone Age
Gogol Bordello
Città:
Parigi
Frase del mese:
"Per il resto, in tutto il mondo libero il premier e le altre cariche sono regolarmente processabili durante il mandato. Ma non accade quasi mai, perché chi è imputato non viene candidato; e chi viene imputato una volta eletto, si dimette. All'estero ci pensano prima, noi dopo. Prima il peccato, poi l'indulgenza plenaria. Vero, monsignore?"
Marco Travaglio, 27 giugno 2008, L'espresso
The Shawshank Redemption (Le ali della libertà) - Frank Darabont, 2004
The Rocky Horror Picture Show - Jim Sharman, 1975
School for scoundrels - Todd Phillips, 2006
Animal House - John Landis, 1978
Serie:
Damages
Personaggio:
Frank-n-Furter (The Rocky Horror Picture Show)
Canzone:
Pork and Beans - Weezer (nuova uscita)
Non è per sempre - Afterhours
Gruppo:
Queens of the Stone Age
Gogol Bordello
Città:
Parigi
Frase del mese:
"Per il resto, in tutto il mondo libero il premier e le altre cariche sono regolarmente processabili durante il mandato. Ma non accade quasi mai, perché chi è imputato non viene candidato; e chi viene imputato una volta eletto, si dimette. All'estero ci pensano prima, noi dopo. Prima il peccato, poi l'indulgenza plenaria. Vero, monsignore?"
Marco Travaglio, 27 giugno 2008, L'espresso
venerdì, giugno 13, 2008
Songs of my life #1 - London Calling
Questa è il primo di una serie di post che avranno come argomento le canzoni che in qualche modo sono state parte integrante della mia vita. La prima è London Calling dei Clash, le altre le scoprirete poco a poco, quando avrò voglia di scrivere.
London Calling
The Clash
1979
dall'album London Calling
Un giorno, rovistando tra i vinili impolverati di babbo e zio, ho trovato questo disco. Facevo le medie, forse la terza. Forse avevo sentito parlare dei Clash ma non li avevo mai ascoltati. Però, un album nel cui titolo compariva la parola "London" non poteva certo lasciarmi indifferente. Infatti era già da un po' che avevo come sogno quello di andare a visitare la capitale inglese, sogno sicuramente influenzato dalla mia amica (Adele), che mi aveva già infettato con la sua passione per la lingua inglese, che poi è diventata mia passione e (speriamo) mio lavoro.
Ho acceso il piatto, le casse e altri due o tre bottoni, ho messo il disco nel piatto e ho puntato con la massima cura la puntina sulla prima traccia. E Joe Strummer & co. hanno iniziato a suonare...
(Da lì in poi a Londra ci sono andata circa 10 volte...)
(since 1997)
London Calling
The Clash
1979
dall'album London Calling
Un giorno, rovistando tra i vinili impolverati di babbo e zio, ho trovato questo disco. Facevo le medie, forse la terza. Forse avevo sentito parlare dei Clash ma non li avevo mai ascoltati. Però, un album nel cui titolo compariva la parola "London" non poteva certo lasciarmi indifferente. Infatti era già da un po' che avevo come sogno quello di andare a visitare la capitale inglese, sogno sicuramente influenzato dalla mia amica (Adele), che mi aveva già infettato con la sua passione per la lingua inglese, che poi è diventata mia passione e (speriamo) mio lavoro.
Ho acceso il piatto, le casse e altri due o tre bottoni, ho messo il disco nel piatto e ho puntato con la massima cura la puntina sulla prima traccia. E Joe Strummer & co. hanno iniziato a suonare...
"London calling to the faraway towns, now war is declared and battle come down.
London calling to the underworld, come out of the cupboard, you boys and girls
London calling, now don't look at us, phoney Beetlemania has bitten the dust.
London calling, see we ain't got no swing, 'cept for the ring that truncheon thing.
The ace age is coming, the sun's zooming in
Meltdown expected, the wheat is growing thin
Engines stop running, but I have no fear
Cause London is drowning and I live by the river"
London calling to the underworld, come out of the cupboard, you boys and girls
London calling, now don't look at us, phoney Beetlemania has bitten the dust.
London calling, see we ain't got no swing, 'cept for the ring that truncheon thing.
The ace age is coming, the sun's zooming in
Meltdown expected, the wheat is growing thin
Engines stop running, but I have no fear
Cause London is drowning and I live by the river"
(Da lì in poi a Londra ci sono andata circa 10 volte...)
(since 1997)
lunedì, giugno 09, 2008
Le regine dell'età della Pietra
Queens of the Stone Age - 7 giugno 2008, Zénith, Strasbourg.
Sabato ho deciso di andare a vedere i Queens of the Stone Age. Ovviamente il concerto ERA sabato. Quindi sono andata alla Fnac con l'ansia di non trovare i biglietti, ho fatto un po' di fila con suddetta ansia e ho comprato il biglietto, per la modica cifra di 29€. Mi sono rilassata e ho preso un cappuccino (cavoli, alla Fnac c'è il cappuccino migliore di Strasburgo...).
Ore 19:30 inizia la band di supporto, tali Warehouse, vestiti con camicette a scacchi tipicamente dawsonscreekkiane e il classico polsino nero che però non basta a fare rock. Infatti non sono niente di che.
Ore 20:30 iniziano i Queens of the Stone Age. Anche il loro cantante/chitarrista Josh Homme ha la camicia a scacchi. Ma è tutta un'altra storia. Nonostante la panzetta da bevitore e il taglio di capelli da tedesco anni '80, si muove da dio con quella epiphone nera. Lui è l'unico membro ad essere rimasto sin dalla formazione del gruppo, tutti gli altri se ne sono andati, o gli ha mandati via.
Poi c'è l'altro chitarrista, il fenomenale Troy Van Leuween, che cambia chitarra quasi ogni pezzo e assomiglia terribilmente a Severus Piton.
Sembra l'unico sano di mente lì in mezzo e suona da dio anche lui! Ex membro degli A perfect circle, ha suonato negli album di Depeche Mode, Korn e Linkin Park.
Il bassista, Michael Shuman, è bellissimo. Innanzitutto
ha un basso stupendo, quello della foto. Poi non sta un
attimo fermo e vaga di continuo per il palco agitando la sua chioma sudata. In più, è nato nel 1985 (...).
Il tastierista, tale Dean Fertita, aveva una simpatica maglietta a righe rosse e nere, sembrava tanto un incrocio tra Saverio, Emily the Strange e il cantante dei Baustelle.
Il batterista, Mr Joey Castillo, era proprio uno spettacolo. Entrato vestito dei suoi tatuaggi (aveva anche i pantaloni, però), non ha fatto altro che dimenarsi come un forsennato e assomigliava tanto ad un incrocio tra l'incredibile Hulk tatuato e il bassista.
Un post, questo, dedicato ad una band che conoscevo molto poco, ma che dal vivo dà il meglio di sè. Anche se conoscete solo "No one knows" (tattatatata tattatata), o "3's and 7's" perché ci giocate a Guitar Hero, la prossima volta che vengono a suonare più o meno vicino casa vostra e avete un po' di soldi, andateli a vedere. Non ve ne pentirete.
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