Queens of the Stone Age - 7 giugno 2008, Zénith, Strasbourg.
Sabato ho deciso di andare a vedere i Queens of the Stone Age. Ovviamente il concerto ERA sabato. Quindi sono andata alla Fnac con l'ansia di non trovare i biglietti, ho fatto un po' di fila con suddetta ansia e ho comprato il biglietto, per la modica cifra di 29€. Mi sono rilassata e ho preso un cappuccino (cavoli, alla Fnac c'è il cappuccino migliore di Strasburgo...).
Ore 19:30 inizia la band di supporto, tali Warehouse, vestiti con camicette a scacchi tipicamente dawsonscreekkiane e il classico polsino nero che però non basta a fare rock. Infatti non sono niente di che.
Ore 20:30 iniziano i Queens of the Stone Age. Anche il loro cantante/chitarrista Josh Homme ha la camicia a scacchi. Ma è tutta un'altra storia. Nonostante la panzetta da bevitore e il taglio di capelli da tedesco anni '80, si muove da dio con quella epiphone nera. Lui è l'unico membro ad essere rimasto sin dalla formazione del gruppo, tutti gli altri se ne sono andati, o gli ha mandati via.
Poi c'è l'altro chitarrista, il fenomenale Troy Van Leuween, che cambia chitarra quasi ogni pezzo e assomiglia terribilmente a Severus Piton.
Sembra l'unico sano di mente lì in mezzo e suona da dio anche lui! Ex membro degli A perfect circle, ha suonato negli album di Depeche Mode, Korn e Linkin Park.
Il bassista, Michael Shuman, è bellissimo. Innanzitutto
ha un basso stupendo, quello della foto. Poi non sta un
attimo fermo e vaga di continuo per il palco agitando la sua chioma sudata. In più, è nato nel 1985 (...).
Il tastierista, tale Dean Fertita, aveva una simpatica maglietta a righe rosse e nere, sembrava tanto un incrocio tra Saverio, Emily the Strange e il cantante dei Baustelle.
Il batterista, Mr Joey Castillo, era proprio uno spettacolo. Entrato vestito dei suoi tatuaggi (aveva anche i pantaloni, però), non ha fatto altro che dimenarsi come un forsennato e assomigliava tanto ad un incrocio tra l'incredibile Hulk tatuato e il bassista.
Un post, questo, dedicato ad una band che conoscevo molto poco, ma che dal vivo dà il meglio di sè. Anche se conoscete solo "No one knows" (tattatatata tattatata), o "3's and 7's" perché ci giocate a Guitar Hero, la prossima volta che vengono a suonare più o meno vicino casa vostra e avete un po' di soldi, andateli a vedere. Non ve ne pentirete.
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