giovedì, maggio 15, 2008

Acronym Harassment - Resoconto di uno stage

Ispirata dalla tarte flambé di ieri sera, ma soprattutto dalla giornata lavorativa di oggi, ho deciso finalmente di spiegare in cosa consiste il mio stage qua a Strasburgo, in modo da chiarire una volta per tutte che ce sto a ffa' qua finanziata dalla cara Unione Europea.
Il luogo dove lavoro si trova nel vecchio campus dell'Università Louis Pasteur all'Esplanade, ovvero appena fuori dal centro storico di Strasburgo (il primo centro storico ad essere stato dichiarato partimonio dell'umanità dall'Unesco). Il mio ufficio, o meglio, l'amabile casetta ricoperta di edera sede dell Mission Culture Science et Technologie dell'ULP, è situato davanti al giardino botanico con l'osservatorio. Questa è la Maison du Jardin, ovvero la sede del mio ufficio:

Lo stage è presso l'ufficio di Savoir(s) en Commun - Rencontres Université-Société, ovvero una manifestazione di 3 settimane circa con tavole rotonde, conferenze, workshop su un argomento che interessa la comunità scientifica ma anche la società in generale. Ufficialmente dovrei fare una "veille" per loro, nel senso che devo cercare altri eventi simili a livello europeo.

(VEILLE = Intelligenza competitiva o Intelligenza Economica: insieme di attività sistematiche finalizzate a fornire al management informazioni sull'ambiente esterno all'impresa: mercato, clienti, concorrenti, trend, innovazioni, norme, leggi, ecc. Il fine dell'Intelligenza competitiva è di fornire informazioni adeguate a supportare i processi decisionali della dirigenza, relativamente alla competitività dell'impresa.) (Che non è tanto diverso dallo spionaggio industriale!)

Che tradotto in parole semplici vuol dire perdermi nel Web alla ricerca di qualcosa di molto vago. Leggi anche: il tipo mi ha trovato questa cosa da fare anche se non ne ha bisogno, quindi è una cosa INUTILE per l'ufficio e l'umanità intera. Diciamo che sono più utile quando vado agli scout...

Accanto a questa mansione entusiasmante (...) devo anche tradurre delle cose per l'Università di Strasburgo, cioé quella che nascerà a gennaio 2009 dalla fusione delle 3 università attuali. Che tradotto in parole semplici significa tradurre verso L'INGLESE TUTTO il sito (tranne qualcosa che è già stato tradotto da qualcun altro), più altri documenti su università, istituzioni, e-learning, varie ed eventuali, il tutto pieno di sigle e acronimi assurdi. Ovvero, una pratica che va estremamente contro l'etica e la deontologia del traduttore in quanto:

a. Non si traduce tra due lingue di cui neanche una è la propria lingua madre!

b. Traducendo gratis in realtà rubo il lavoro a qualche povera inglese che lo avrebbe fatto sicuramente meglio di me, ITALIANA di nascita.

Tutto sommato, però, non mi posso lamentare perché, anche se ho un Mac che va più lento di un PC e si impalla ogni due per tre, ho i seguenti vantaggi:

1. tradurre mi diverte, è un lavoro di fantasia che mi permette di inventare nuove espressioni e neologismi, oltre che imparare parole realmente esistenti;

2. è un ottimo esercizio per il test di ingresso della specialistica in traduzione;

3. lavoro in un posto molto carino con colleghi tranquilli, ognuno si fa gli affari suoi e a dire il vero lavorano molto poco;

4. pranzo nel parco e mi sento un po' universitaria strasbourgeoise anche io;

5. posso fare minimo mezz'ora di rassegna stampa ogni mattina e ascoltare la radio mentre lavoro, anche mi rimane un po' difficile scrivere cose serie e soprattutto linguisticamente corrette con lo zoo di 105 nelle orecchie;

6. lavoro con un tipo che è potenzialmente un figo, è tornato dal ponte con la faccia sfregiata da un albero e fa seccare le noci nello sgabuzzo dell'ufficio!

7. suddetto personaggio non c'è mai e quindi spesso me ne vado prima o passo la mattinata a cazzeggiare.

Credo che questo sia il quadro generale, che dà una buona idea di cosa vuol dire essere stagiare (che suona meglio di stagista dopo il caso Lewinsky): o fare cose inutili o fare cose per cui gli altri verrebbero pagati ma le fai tu perché sei agratis.
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Ecco il frutto della giornata lavorativa di ieri:

"Nella sua dichiarazione dei redditi il papa destina l'8 per mille a Chuck Norris"

A plus.


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