lunedì, giugno 30, 2008

Giugno

Film:
The Shawshank Redemption (Le ali della libertà) - Frank Darabont, 2004
The Rocky Horror Picture Show - Jim Sharman, 1975
School for scoundrels - Todd Phillips, 2006
Animal House - John Landis, 1978

Serie:
Damages

Personaggio:
Frank-n-Furter (The Rocky Horror Picture Show)

Canzone:
Pork and Beans - Weezer (nuova uscita)
Non è per sempre - Afterhours

Gruppo:
Queens of the Stone Age
Gogol Bordello

Città:
Parigi

Frase del mese:
"Per il resto, in tutto il mondo libero il premier e le altre cariche sono regolarmente processabili durante il mandato. Ma non accade quasi mai, perché chi è imputato non viene candidato; e chi viene imputato una volta eletto, si dimette. All'estero ci pensano prima, noi dopo. Prima il peccato, poi l'indulgenza plenaria. Vero, monsignore?"

Marco Travaglio, 27 giugno 2008, L'espresso

venerdì, giugno 13, 2008

Songs of my life #1 - London Calling

Questa è il primo di una serie di post che avranno come argomento le canzoni che in qualche modo sono state parte integrante della mia vita. La prima è London Calling dei Clash, le altre le scoprirete poco a poco, quando avrò voglia di scrivere.




London Calling

The Clash
1979
dall'album London Calling


Un giorno, rovistando tra i vinili impolverati di babbo e zio, ho trovato questo disco. Facevo le medie, forse la terza. Forse avevo sentito parlare dei Clash ma non li avevo mai ascoltati. Però, un album nel cui titolo compariva la parola "London" non poteva certo lasciarmi indifferente. Infatti era già da un po' che avevo come sogno quello di andare a visitare la capitale inglese, sogno sicuramente influenzato dalla mia amica (Adele), che mi aveva già infettato con la sua passione per la lingua inglese, che poi è diventata mia passione e (speriamo) mio lavoro.
Ho acceso il piatto, le casse e altri due o tre bottoni, ho messo il disco nel piatto e ho puntato con la massima cura la puntina sulla prima traccia. E Joe Strummer & co. hanno iniziato a suonare...

"London calling to the faraway towns, now war is declared and battle come down.
London calling to the underworld, come out of the cupboard, you boys and girls
London calling, now don't look at us, phoney Beetlemania has bitten the dust.
London calling, see we ain't got no swing, 'cept for the ring that truncheon thing.

The ace age is coming, the sun's zooming in
Meltdown expected, the wheat is growing thin
Engines stop running, but I have no fear
Cause London is drowning and I live by the river"

(Da lì in poi a Londra ci sono andata circa 10 volte...)

(since 1997)

lunedì, giugno 09, 2008

Le regine dell'età della Pietra

Queens of the Stone Age - 7 giugno 2008, Zénith, Strasbourg.


Sabato ho deciso di andare a vedere i Queens of the Stone Age. Ovviamente il concerto ERA sabato. Quindi sono andata alla Fnac con l'ansia di non trovare i biglietti, ho fatto un po' di fila con suddetta ansia e ho comprato il biglietto, per la modica cifra di 29€. Mi sono rilassata e ho preso un cappuccino (cavoli, alla Fnac c'è il cappuccino migliore di Strasburgo...).
Ore 19:30 inizia la band di supporto, tali Warehouse, vestiti con camicette a scacchi tipicamente dawsonscreekkiane e il classico polsino nero che però non basta a fare rock. Infatti non sono niente di che.
Ore 20:30 iniziano i Queens of the Stone Age. Anche il loro cantante/chitarrista Josh Homme ha la camicia a scacchi. Ma è tutta un'altra storia. Nonostante la panzetta da bevitore e il taglio di capelli da tedesco anni '80, si muove da dio con quella epiphone nera. Lui è l'unico membro ad essere rimasto sin dalla formazione del gruppo, tutti gli altri se ne sono andati, o gli ha mandati via.


Poi c'è l'altro chitarrista, il fenomenale Troy Van Leuween, che cambia chitarra quasi ogni pezzo e assomiglia terribilmente a Severus Piton.
Sembra l'unico sano di mente lì in mezzo e suona da dio anche lui! Ex membro degli A perfect circle, ha suonato negli album di Depeche Mode, Korn e Linkin Park.



Il bassista, Michael Shuman, è bellissimo. Innanzitutto
ha un basso stupendo, quello della foto. Poi non sta un
attimo fermo e vaga di continuo per il palco agitando la sua chioma sudata. In più, è nato nel 1985 (...).


Il tastierista, tale Dean Fertita, aveva una simpatica maglietta a righe rosse e nere, sembrava tanto un incrocio tra Saverio, Emily the Strange e il cantante dei Baustelle.



Il batterista, Mr Joey Castillo, era proprio uno spettacolo. Entrato vestito dei suoi tatuaggi (aveva anche i pantaloni, però), non ha fatto altro che dimenarsi come un forsennato e assomigliava tanto ad un incrocio tra l'incredibile Hulk tatuato e il bassista.



Un post, questo, dedicato ad una band che conoscevo molto poco, ma che dal vivo dà il meglio di sè. Anche se conoscete solo "No one knows" (tattatatata tattatata), o "3's and 7's" perché ci giocate a Guitar Hero, la prossima volta che vengono a suonare più o meno vicino casa vostra e avete un po' di soldi, andateli a vedere. Non ve ne pentirete.

giovedì, giugno 05, 2008

Verità su di me

In ogni blog ci vorrebbe un post come questo. Perché trovo che sia molto divertente ed istruttivo leggere quello che le persone pensano di sè. Quindi è per puro divertimento, vostro ma soprattutto mio, che scriverò le verità sulla mia persona.

- Canto sempre anche se non sono proprio intonata, o meglio, non riesco a seguire la tonalità perché ne ho una tutta mia.Canto anche in bici e in motorino. Quando ho l'ipod nelle orecchie, invece, mi limito a fare il playback come quelle persone strane che incontrate in metropolitana (io sono una di loro).
- C'è una canzone che mi fa paura (Flash dei Queen) e una che mi fa puntualmente piangere (Dear Bobbie degli Yellowcard), quindi non l'ascolto mai in pubblico.
- Adoro le serie TV americane, di qualsiasi tipo.
- Odio i Griffin; Futurama mi fa più ridere dei Simpson anche se ritengo che questi siano intoccabili perché hanno fatto la storia.
- Sono completamente e irreversibilmente devota alla lingua inglese.
- Ho iniziato ad apprezzare anche il francese, però.
- Ho gusti discutibili e molto contrastanti, ma non me ne vergogno (non più di tanto).
- Non ho memoria per i film e i libri.
- Avrei sempre voluto diventare ingegnere, ma non potrei passare una vita nella matematica.
- Credo di appartenere più agli anni 90 che ai 2000.
- Non ho mai visto MacGiver fino ai 22 anni.
- Ho teorie personali su molte cose, ma solo io posso capirle.
- La mia forma fisica interessa più agli altri che a me.
- A tratti ho provato compassione per Severus Piton e Silente mi è stato un po' sul cazzo. Credo anche che il finale del settimo libro sia un'emerita stronzata.
- Farei colazione ad ogni pasto.
- Adoro Harry Potter e andare agli scout: so what?
- Adoro cucinare anche se nessuno crede che io lo sappia fare.
- Amo la gestione risorse: rinomino e sposto file di continuo.
- Non riesco ad essere imparziale ma da un po' ho imparato a vedere le situazioni da più punti di vista.
- Non mi piacciono le lasagne ma adoro fegato e cipolla.
- Amo indossare T-Shirt con stupidi giochi di parole.
- Odio abitare in campagna.
- La prima cosa che guardo in una persona sono le scarpe, e talvolta solo quelle.
- Faccio le cose sempre all'ultimo minuto e comunque non posso fare a meno di incastrare altre 20 cose nello stesso tempo.
- Adoro le citazioni.
- Sono idiosincratica, e da quando ho imparato ad usare questa parola, lo sono anche di più.
- A volte non riesco a sopportare il genere umano.
- Dico sempre quello che penso, altrimenti non dico niente.
- Vorrei studiare tutta la vita, non lavorare.
- Adoro il Giappone e credo che i Giapponesi siano tutti fuori di testa.

Cose che hanno detto di me:
- Saverio: "Il tuo ipod è eclettico" (per dire che c'è un'accozzaglia di roba diversa, che a lui non piace).
- Marilena: "Come sei moderna" (è vero).

Le cose alle quali sono addicted (scrivere dipendente mi fa brutto):
- internet (ma per fortuna non ce l'ho a casa);
- il riciclaggio (chiedete ai miei genitori);
- l'ipod;
- il cappuccino (in compagnia);
- le serie TV.

martedì, giugno 03, 2008

Maggio

Film:
Sangue - La morte non esiste - Libero de Rienzo, 2005
Requiem for a Dream - Darren Aronofsky, 2000
C'eravamo tanto amati - Ettore Scola, 1974

Serie:
Dexter (Season 1 & 2)

Libro:
L'étranger - Albert Camus

Personaggio:
Marco Travaglio

Canzone:
Black & Gold - Sam Sparro (nuova uscita)
...E allora mambo - Vinicio Capossela

Gruppo:
Radiohead

Frase del mese:
"Bosser tue" ("lavorare uccide" - l'ho visto scritto su una maglietta, che meraviglia!)